Glossario

abrasione superficiale (resistenza alla)

il valore di resistenza all’abrasione denota la misura della piastrella a consumarsi (nel caso sia non smaltata) o a cambiare il proprio aspetto visivo (nel caso sia smaltata) a seguito dell’usura da calpestio. Secondo le norme UNI EN, le classificazioni di questo valore partono dalla classe PEI I, corrispondente alla minore resistenza, per arrivare alla classe PEI IV (o, con le nuove norme ISO, alla classe PEI V), assegnata alle piastrelle più resistenti. Nelle piastrelle non smaltate questo valore aumenta con il diminuire dell'assorbimento dell'acqua ed è quindi alto nel grès porcellanato; lo stesso valore può comunque variare a seconda che vengano effettuati trattamenti come l'impregnazione con sostanze naturali o sintetiche (nel caso del cotto), altrimenti la levigatura e la lucidatura (nel caso del gres porcellanato). Nelle piastrelle smaltate la resistenza all'abrasione dipende esclusivamente dallo smalto. Quelli più chiari mostrano maggiormente gli effetti dell'usura, anche per la più complessa pulibilità. 

anti-scivolo

piastrelle trattate in modo da prevenire la scivolosità, sia con l’aggiunta di particelle abrasive allo smalto, che con l’applicazione di finiture superficiali come scanalature, rilievi a borchia o a buccia d’arancia.

argilla

materia prima impiegata per la produzione di piastrelle in ceramica. Le sue caratteristiche più importanti sono: plasticità, indurimento durante l’essiccamento, acquisizione di una forma rigida dopo la cottura, ritiro durante l’essiccamento e la cottura.

atomizzazione

è l’essiccamento a spruzzo dell’impasto ceramico (barbottina) ottenuto dalla macinazione a umido delle materie prime, in modo da ottenere polveri atomizzate da destinare a una successiva pressatura del tipo a semi-secco. Secondo il procedimento, la barbottina viene spruzzata in una corrente di aria molto calda, per cui si ha un rapido essiccamento delle gocce in forma di granuli sferici, parzialmente cavi al loro interno, che volutamente contengono un’umidità residua (variabile da 4 a 8%), utile come agente lubrificante nella successiva operazione di pressatura. 

barbottina

sospensione acquosa che si produce nel corso della macinazione a umido, all'interno di grandi mulini in continuo movimento, quando acqua e materie prime si mescolano. 

Best Available Technology (BAT)

è la locuzione utilizzata nei regolamenti volti a limitare lo scarico di inquinanti nell’ambiente, con l'obiettivo di operare un’efficace strategia di abbattimento dei medesimi. Altre locuzioni ugualmente utilizzate sono: ‘migliori tecniche disponibili’, ‘migliori mezzi praticabili’ o ‘migliori opzioni praticabili per l’ambiente’. L’espressione costituisce un obiettivo dinamico sulle pratiche da adottare, considerando che i valori delle società (insieme all’avanzamento delle tecnologie) possono influenzare e modificare ciò che oggi è ritenuto ‘ragionevolmente raggiungibile’, ‘meglio praticabile’, o ‘il meglio disponibile’. Sin dal 1996, la Direttiva IPPC, 96/61/EC, dell’Unione europea applicò per prima il concetto di Best Available Techniques (BAT) al controllo integrato dell’inquinamento ai tre media (aria, acqua e suolo). 

bicottura

la cottura completa del pezzo e dei suoi rivestimenti vetrosi o decorazioni può comprendere più di un ciclo termico, ciascuno dei quali avviene generalmente ad una temperatura inferiore rispetto al ciclo termico precedente. I cicli di cottura possono quindi dar luogo a monocottura, bicottura, terzo fuoco. La bicottura si distingue in bicottura "rapida", con entrambi i cicli termici generalmente inferiori a un'ora in forni a rulli, e bicottura "lenta" o "tradizionale", in cui entrambi i cicli termici sono di alcune ore. Rispetto alla monocottura, la bicottura permette di ottenere prodotti di peso inferiore, più brillanti degli smalti e dotati di una migliore definizione dei colori.

bioarchitettura

branca dell'architettura che applica tecniche costruttive e materiali ad un limitato impatto ambientale, adoperandosi per ridurre al minimo ogni tipo inquinamento sia chimico-fisico che elettromagnetico. La bioarchitettura considera tutte le misure per prevenire ed evitare i danni all’ecosistema in cui un dato edificio si inscrive, insieme ai rischi per la salute fisica e mentale delle persone che lo utilizzano (dalle maestranze in cantiere all’utilizzatore finale) e considera, più in generale, la relazione con l’ambiente a livello locale, regionale e planetario. 

Bq (becquerel)

unità di misura del Sistema Internazionale (SI) che quantifica l’attività di una sorgente radioattiva. 1 Bq è pari ad una disintegrazione al secondo. 

calibro

indica la dimensione di fabbricazione della piastrella ed è sempre riportato sull'imballo. Può essere superiore o inferiore di pochi millimetri alla dimensione nominale indicata sui cataloghi; infatti, per motivi legati alle tecnologie di fabbricazione, le piastrelle uscite dal forno possono essere di dimensioni lievemente diverse. Per questo motivo, in fase di scelta, le stesse vengono raggruppate in lotti di uguale dimensione, nel rispetto delle tolleranze stabilite dalle norme. Proprio come il tono, anche il calibro è riportato sulla confezione nel modo seguente: 20 x 20 cm (W 198 mm x 198 mm) dove 198 mm è appunto la dimensione di fabbricazione. Oppure: 20 x 20 cm - Calibro 01.

caolino

argilla di colore bianco puro usata per la fabbricazione della porcellana; il nome deriva da Kaoling, zona montuosa della Cina dove si estraeva.

caratteristiche chimiche

sono la resistenza alle macchie, la resistenza ai prodotti di uso domestico e la resistenza agli acidi e alle basi. La resistenza all'attacco chimico è tanto più elevata quanto maggiore è la porosità della piastrella. Discorso diverso per i prodotti smaltati, in cui la superficie di smalto è certamente efficace nel rendere la superficie di esercizio compatta e inassorbente. La resistenza diminuisce in presenza di colorazioni e decori caratterizzati da un'apprezzabile sensibilità agli agenti aggressivi soprattutto acidi. Ottima è invece la resistenza nei prodotti non smaltati, come il grès porcellanato. 

caratteristiche meccaniche massive

indicano la resistenza ai carichi (come per esempio il peso delle persone e dei mobili sul pavimento) cui la piastrellatura dovrà resistere. Sono dette ‘massive’ perché coinvolgono la piastrella nella sua ‘massa’, e per distinguerle dalle caratteristiche ‘superficiali’, che descrivono la superficie. Le caratteristiche meccaniche sono la resistenza a flessione e il carico di rottura a flessione. La prima attiene al materiale di cui la piastrella è costituita ed è direttamente proporzionale all'assorbimento d'acqua. Il carico di rottura è invece una caratteristica della piastrella già formata, con la sua struttura e le sue dimensioni; essa è quindi direttamente proporzionale allo spessore. Altra caratteristica di questa categoria è la resistenza all'impatto

caratteristiche meccaniche superficiali

queste caratteristiche riguardano la superficie di esercizio della piastrella, associate alla resistenza ai graffi, alle scalfitture, allo scalpiccio, al deterioramento a opera di corpi duri che si muovono sulla superficie stessa o a contatto con essa. Esse sono proprie soprattutto dei pavimenti. La più rilevante è la resistenza all'abrasione superficiale

caratteristiche termo-igrometriche

indicano la resistenza a particolari condizioni di temperatura (‘termo’) e di umidità (‘igrometriche’), come la resistenza agli sbalzi termici, la resistenza al gelo e, per le sole piastrelle smaltate, la resistenza al cavillo. Altre caratteristiche termo-igrometriche sono la dilatazione termica e la dilatazione all'umidità, vale a dire la misura di quanto possono aumentare le dimensioni delle piastrelle se esposte a livelli più elevati di temperatura e umidità. 

cavillo

riguarda le sole piastrelle smaltate. Per 'cavillo' si intende la comparsa di sottili fessurazioni dello smalto, favorite da alcune condizioni costruttive e ambientali. La resistenza al cavillo dipende dalla composizione dello smalto.

clinker (o klinker)

è la materia prima per mattonetti o piastrelle generalmente di piccolo formato ed elevato spessore, il cui impasto composito è costituito da argille e caolini di poco pregio, fondenti feldspatici e materie non plastiche. Il clinker si differenzia dal gres per l’eterogeneità della pasta e per la minore vetrificazione, ma è ugualmente ingelivo, inalterabile all’attacco chimico e con una notevole resistenza meccanica alla flessione. I prodotti in clinker sono ottenuti per pressatura o estrusione e cotti a oltre 1200°C con cicli di alcune ore. Si tratta di un impasto impiegato per pavimentazioni di esterni o di interni, il cui maggior produttore rimane ancor oggi la Germania, paese in cui è stato inventato intorno al 1930. 

cogenerazione

produzione associata di energia elettrica e di calore. Nel caso specifico, costituisce un elemento di alta efficienza energetica che permette di massimizzare il recupero di calore ottenuto dalla generazione di energia elettrica, utilizzandolo direttamente nei processi di lavorazione della ceramica.

cotto

nasce da un impasto di argille naturali che dopo l'essicazione vengono cotte a oltre 1000°C, conferendo al prodotto finito colorazioni e sfumature diverse a seconda della loro provenienza. La lavorazione può essere artigianale o industriale (cotto trafilato). Nel caso il cotto non sia smaltato, si rende necessario un suo trattamento con sostanze impregnanti a seguito della posa. 

curvatura

oggi è possibile realizzare elementi a ‘elle’ e gradoni anche di grande formato. Questa tecnologia è capace di piegare a caldo direttamente la piastrella finita di materiali come il grès fine porcellanato a tutta massa e smaltato con superfici lisce, rustiche o strutturate. In fase di lavorazione, il materiale ceramico viene controllato dal punto di vista termico al fine di ottenere una curva di cottura adatta a ogni specifica produzione, evitando in questo modo variazioni nella tonalità di colore del prodotto. Sul retro della piastrella, attraverso l’utilizzo di appositi macchinari, i punti e le profondità delle incisioni sono calibrate in rapporto al tipo di materiale e alla piegatura desiderata. Il ciclo produttivo continua all’interno di un forno a rulli capace di regolare il periodo termico a cui la piastrella deve sottoporsi, per ottenere il corretto cedimento del materiale che si modella a contatto su un supporto sagomato. La piastrella viene poi rifinita a freddo con una macchina a idrogetto per ottenere le misure definitive. 

decorazione laser

attraverso un’applicazione al laser direttamente sulla piastrella cotta e finita, il decoro ceramico viene realizzato senza la necessità di una ulteriore ricottura. Non vi è contatto, non è richiesto nessun inchiostro o colorante e non è necessario alcun trattamento post incisione. Nel punto di contatto tra il fascio laser e la superficie smaltata già cotta, avviene per qualche centesimo di secondo un rapidissimo innalzamento della temperatura, modulabile in calore e in durata, che genera una ricristallizzazione dello smalto stesso, conferendogli un effetto di brillantezza. Su superfici non strutturate lucide e/o matt è possibile ricavare decori che generano intensi effetti di profondità, graduali sfumature ed un elevato contrasto dei particolari. 

dilatazione all'umidità

vale a dire la misura di quanto possono aumentare le dimensioni delle piastrelle se esposte a livelli più elevati di umidità. Si tratta di un valore generalmente correlabile all'assorbimento d'acqua, anche se si notano oscillazioni piuttosto ampie, causate probabilmente dagli effetti di altre caratteristiche microstrutturali, come la natura e la distribuzione delle diverse fasi presenti. 

dilatazione termica

vale a dire la misura di quanto possono aumentare le dimensioni delle piastrelle se esposte a livelli più elevati di temperatura. Non si riscontrano significative differenze tra i vari tipi di piastrelle, anche se essa può aumentare ove vi sia abbondanza della fase vetrosa, vale a dire nei prodotti a supporto maggiormente compatto, greificato. 

Eco-Management and Audit System (EMAS)

messo a punto dall’Unione Europea, EMAS è uno strumento volontario disponibile per il business e per altre organizzazioni al fine di monitorare, riportare e migliorare le proprie prestazioni ambientali. 

EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto)

comunica in modo trasparente le prestazioni ambientali del gres porcellanato Panaria basandosi sull’analisi del ciclo di vita (LCA). Si tratta di una EPD media di settore, certificata nell’ottobre 2016 da un Ente indipendente di terza parte secondo regole ufficiali (PCR), richiesta dai principali sistemi di certificazione degli edifici quali LEED (internazionale), BREEAM (Inghilterra), HQE (Francia) e DGNB (Germania), nonché in schemi legislativi in Italia (requisiti per appalti pubblici sostenibili).

finitura superficiale

indica la fase di lavorazione di un pezzo per ottenere determinate condizioni di rugosità superficiale e di tolleranze formali e dimensionali. La finitura naturale è molto versatile e di impiego universale; la semi-levigata esalta le valenze estetiche del materiale aumentandone la brillantezza e l'eleganza, superando in lucentezza anche i marmi naturali; la bocciardata è una lavorazione effettuata con strumenti tipo lo scalpello, la punta, ecc., in modo da ottenere una superficie rustica, molto simile al materiale grezzo; la strutturata risolve il problema della scivolosità in presenza di acqua o condizioni ambientali particolari. 

fuga

è la distanza che separa una piastrella dall'altra. La fuga consente ai pavimenti la loro dilatazione e il naturale assestamento dovuto ai movimenti della struttura, all'umidità e alle escursioni termiche. 

gelo (resistenza al)

dipende molto dalla porosità o dall'assorbimento d'acqua; più basso sarà quest'ultimo, più basse saranno le probabilità di danni da gelo. 

getto d’inchiostro multicolor

con l’intento di superare le limitazioni del classico metodo in quadricromia, questa tecnologia è in grado di utilizzare contemporaneamente e ad alta intensità cromatica fino a sei colori base diversi. 

Green Building Council Italia (GBC-Italia)

è un’associazione volontaria di imprese, enti e strutture, orientata alla trasformazione del mercato in modo tale che i green buildings (edifici a basso impatto ambientale) divengano consuetudine e siano accettati come fattore radicato nella società; ciò avviene tramite lo sviluppo e l’adattamento di LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) alla realtà italiana.

greificazione

termine impiegato talvolta come sinonimo di vetrificazione. Nello specifico, la “greificazione” indica una vetrificazione non molto spinta, come può essere quella del grès rispetto alla porcellana. 

gres porcellanato

piastrelle ottenute per pressatura, con porosità totale molto bassa, costituite da un impasto chiaro che può essere anche uniformemente colorato o variegato per mezzo di miscele di polveri e granuli di diverse dimensioni e colori. La composizione dell’impasto è molto simile a quella di un gres chiaro, ma le materie prime sono selezionate in modo da contenere al minimo la percentuale di ossido di ferro. L’impasto è pressato, con carichi specifici superiori del 50% rispetto al grès chiaro smaltato. La cottura è condotta con cicli inferiori a un'ora, a temperature intorno a 1200°C. Le piastrelle possono essere anche lucidate, prima o dopo la posa in opera, in modo da esaltarne le qualità estetiche. È resistente al gelo, agli acidi e alle basi e ha un’elevata resistenza meccanica. 

gres spessorato 20mm

piastrelle in gres porcellanato dotate di uno spessore aumentato (2 cm) rispetto al gres tradizionale (1 cm). Il gres porcellanato 20mm è un prodotto estremamente resistente, ideale per pavimentazioni esterne di aree pubbliche e residenziali: piazze urbane, marciapiedi, camminamenti, parcheggi, terrazze, bordi piscina, stabilimenti balneari, verde pubblico e molto altro ancora. 

Ingelivo

attributo impiegato per materiali a bassa porosità, resistenti al gelo e quindi adatti a essere posati all'esterno. 

Integrated Pollution Prevention and Pontrol (IPPC)

Direttiva 2008/1/EC del parlamento e del consiglio europeo del 15 gennaio 2008. Questa Direttiva (“la Direttiva IPPC”), che rimpiazza la Direttiva 96/61/EC, richiede alle attività industriali e agricole a elevato potenziale inquinante di ottenere un permesso. Tale autorizzazione viene erogata solo se certe condizioni ambientali sono raggiunte, in tal modo sono le imprese stesse che si fanno carico della responsabilità di prevenire e ridurre ogni tipo di inquinamento che esse possano causare

ISO 14001

è il più importante standard della serie ISO 14000 e l’adesione è volontaria. ISO 14001 specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale (environmental management system: EMS) per piccole e grandi organizzazioni. Un approccio EMS è un approccio sistemico alla gestione delle problematiche ambientali all’interno di una data organizzazione. Lo standard ISO 14001 si basa sul paradigma 'pianifica-controlla-agisci (di conseguenza)-ricontrolla-migliora il ciclo'. 

lappata

indica una piastrella la cui superficie è stata opacizzata attraverso un'abrasione effettuata con mole a diamante e aria compressa. 

LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)

è un programma di certificazione ecologica degli edifici in esercizio sotto l’egida dell’USGBC (U.S. Green Building Council). Il LEED concentra i propri sforzi sul miglioramento delle performance dell’edificio a partire da cinque aree-chiave: la salute umana e dell’ambiente, l’efficienza energetica, la qualità dell’aria negli ambienti confinati, la selezione dei materiali, lo sviluppo sostenibile del sito, e il risparmio idrico. 

maiolica

prodotto ceramico composto dal biscotto rivestito con smalto stannifero. Il termine deriva probabilmente dal nome 'Majorca', isola delle Baleari da dove tale tecnica fu importata.

Marchio europeo CE di sicurezza

la marcatura CE è la certificazione di sicurezza del prodotto richiesta dall’Unione Europea ed ha lo scopo di salvaguardare la salute delle persone e i beni nelle opere di costruzione. Il nuovo Regolamento UE N. 305/2011 è in vigore il 1 luglio 2013. La novità più rilevante è l’introduzione della Dichiarazione di Prestazione (DOP, Declaration Of Performance), con la quale il fabbricante comunica i requisiti di sicurezza dei propri materiali.

materie feldspatiche

materie prime ampiamente diffuse sulla crosta terrestre e non a rischio di esaurimento, derivanti dalla decomposizione di rocce - quali il porfido quarzifero, il granito, la sienite, lo gneiss - ricche di minerali, che costituiscono l’argilla. Esse determinano il processo di formazione vetrosa che assicura l’elevata compattezza del prodotto ceramico.

monocottura

processo in cui lo smalto e l’argilla vengono cotti allo stesso tempo. Prima dello sviluppo della monocottura negli anni ‘80, il metodo largamente utilizzato anche in Italia era la bicottura. La nuova tecnologia ha permesso la creazione di un prodotto molto più sottile, riducendo i costi di produzione e di trasporto. La piastrella in monocottura è anche più resistente e può essere utilizzata su pavimenti commerciali sottoposti ad alta intensità di traffico. 

monoporosa

un supporto ceramico smaltato dove supporto e smalto vengono cotti contemporaneamente a più di 1000° C: ne risulta un prodotto abbastanza resistente alle abrasioni e al calpestio, quindi adatto per la pavimentazione. La monoporosa può essere a pasta bianca (più ricca di feldspati e sabbie caoliniche) oppure a pasta rossa (contenente maggiori quantità di ferro). Le caratteristiche tecniche della monoporosa la rendono adatta a pavimentare e rivestire abitazioni private, dove il grado di resistenza del materiale è più che sufficiente a garantire la durata nel tempo del prodotto. 

parete ventilata

con il termine “parete ventilata” si intende una parete opaca di facciata, il cui rivestimento esterno è costituito da elementi (lastre) di varia natura, assemblati tramite dispositivi di sospensione e fissaggio di tipo meccanico. Tale rivestimento è collegato, mediante un apposito sistema di ancoraggio, alla struttura (strato di supporto) da rivestire: la parete perimetrale dell'edificio. 

porosità

la misura della porosità è l'assorbimento d'acqua, che raggiunge i valori più bassi nel grès porcellanato. Valori più elevati si riscontrano invece nella monoporosa, nella maiolica, nel cottoforte e nel cotto. 

precompattazione continua

consente di produrre lastre e piastrelle ceramiche in grès porcellanato di qualsiasi dimensione e spessore, personalizzate in superficie e nella massa. La gamma degli effetti estetici è praticamente illimitata: nuove idee e materiali possono essere inserite dentro la piastrella anche in più strati, non vi sono vincoli legati alla forma e alla dimensione dei sistemi di caricamento. Variando le sequenze di deposizione polveri e muovendo la superficie, è possibile riprodurre tutta una serie di effetti tipici delle pietre naturali quali stratificazioni, inclusioni, macchiettature, aloni e altri. Elemento tra i più innovativi che caratterizzano la nuova tecnologia è la precompattatazione continua, che applica sulle polveri una pressione specifica in grado di ‘congelare’ gli effetti ottenuti nei vari caricamenti. 

PROTECT

linea di superfici antibatteriche ideata dal Centro Ricerche Panariagroup. La protezione antibatterica delle stesse è garantita dalla partnership col brand Microban®, leader mondiale nella produzione di tecnologia antibatterica. L’argento rappresenta l’ingrediente base di questa tecnologia: integrato in modo permanente nei prodotti PROTECT durante la fase di cottura industriale, a oltre 1200 °C, la rende costantemente attiva, 24 ore su 24. Quando i batteri entrano in contatto con la superficie trattata, la tecnologia Microban® agisce bloccandone il metabolismo; in questo modo si interrompe il loro ciclo vitale e la capacità di proliferazione.

refrattario

termine impiegato con riferimento ad un materiale ceramico resistente alle alte temperature e in grado di mantenere il calore. 

rettifica

è un procedimento mediante il quale i bordi delle piastrelle vengono perfettamente squadrati per creare un effetto ‘pietra naturale’. In questo modo è possibile accostare le piastrelle bordo contro bordo o comunque con giunti di fuga appena percepibili. 

sabbie quarzifere

materie prime ampiamente utilizzate nell’industria ceramica, assolvono alla funzione strutturale, limitando le variazioni dimensionali in cottura dovute al contenuto in argilla dell'impasto. Queste sabbie, il cui valore è determinato dal loro grado di purezza e di finezza, sono diffuse nei cinque continenti e sono presenti in tutti i paesi europei. 

sbalzi termici (resistenza agli)

denota la misura in cui una piastrella riesce a rimanere inalterata nonostante la sua esposizione al gelo o a bruschi sbalzi di temperatura (come nel caso in cui si ponga un recipiente caldo su di un ripiano piastrellato). 

scivolamento (resistenza allo)

denota una caratteristica fondamentale per ambienti esterni, pubblici e industriali. Questo valore è inversamente proporzionale al coefficiente di attrito della superficie.

serigrafia a secco

questa tecnologia utilizza supporti grafici a tubolare sui quali viene ricreata l’immagine grafica utilizzando l’incisione digitale laser. Ciò garantisce la massima riproducibilità e soprattutto la possibilità di creare immagini nelle tre dimensioni, modificando, oltre alla risoluzione e al diametro dei fori, anche la profondità. Tale sistema per la serigrafia a secco permette di lavorare a velocità variabili senza modificare la qualità grafica, con ottimi risultati utilizzando graniglie di vetro colorato, polveri atomizzate colorate e altri prodotti pulverulenti.

silicati di zirconio

derivati da sabbie zirconifere, vengono impiegati nell'industria ceramica per dare opacità agli smalti, come pure per conferire biancore al gres porcellanato o alle masse ceramiche.

silice

composto del silicio, è uno dei componenti base dell'argilla, determinando la resistenza e la durezza del corpo argilloso.

smaltata

termine riferito ad una piastrella con superficie coperta da uno strato di vetro colorato, che le conferisce colore, lucentezza, durezza e impermeabilità. 

smalti antibatterici

ovvero 'composti con proprietà fotocatalitiche', in grado cioè di innescare, quando esposti alla normale luce del sole o a determinati tipi di radiazioni luminose (per esempio i raggi UHV), processi di iper-ossidazione delle sostanze organiche presenti su una determinata superficie; il tutto grazie ai radicali liberi iper-attivi che risultano dal processo di fotocatalisi, con i quali le molecole organiche reagiscono. Una volta applicati su di una superficie, questi composti sono in grado di eliminarne la presenza di batteri per il solo effetto della esposizione alla luce.

sostenibilità

tra le sue definizioni, quella del Rapporto Brundtland ha generato varie nuove declinazioni. Per citare un esempio, l'editore di EcoNews Guy Dauncey la definisce come "una condizione dell’esistenza che consente alla generazione presente (della specie umana e di altre specie) di godere del benessere sociale, di un’economia vitale e di un ambiente sano, […] senza compromettere la capacità delle generazioni future (umane e non) di beneficiarne in eguale misura.”

stonalizzata

termine con cui si indica una piastrella dotata di un rivestimento dal tono non omogeneo. Si attribuisce una 'elevata stonalizzazione' a prodotti ceramici che richiamano materiali naturali come la pietra e il marmo, mentre una stonalizzazione più 'moderata' è propria di collezioni dotate di una maggiore omogeneità cromatica, indice di superfici per questo più 'pulite'.

terzo fuoco

questo termine era inizialmente destinato a descrivere un ciclo termico condotto a una temperatura massima non superiore a 800°C. La definizione di “terzo fuoco” traeva origine dal fatto che gli oggetti ceramici avessero già subito una prima cottura del corpo ceramico e una seconda cottura dello strato di smalto. Il terzo fuoco era quindi destinato alla cottura delle decorazioni finali nella produzione di vasellame, stoviglie e, più recentemente, delle piastrelle ceramiche. Nel caso di piastrelle è usato soprattutto per i cosiddetti ‘pezzi speciali’, attraverso tecniche volte a conferire alle piastrelle stesse un apprezzabile effetto estetico. 

tono

indica la tonalità cromatica che caratterizza un determinato lotto di piastrelle. Spesso il tono è indicato con una lettera e riprodotto sulla confezione con un timbro (Tono A, Tono B). È uno dei dati da controllare alla consegna, dal momento che può variare da un ciclo produttivo all'altro.

tutta massa (tutto impasto)

caratteristica dei gres porcellanati non smaltati in cui la superficie è identica al supporto. In caso di sbeccature accidentali delle superfici, non si noteranno differenze di colore. 

vetrificazione

fusione parziale progressiva di un impasto ceramico, argilla, feldspato, smalto, ecc. provocata dall’aumento di temperatura durante il processo di cottura. Con il procedere della vetrificazione, la quantità di componente vitrea aumenta e la porosità apparente del materiale diminuisce. Un corpo ceramico è totalmente vetrificato se il vetro riempie tutti i pori fra i grani cementandoli fra loro. Le variabili più importanti nei processi di vetrificazione sono la distribuzione dimensionale iniziale delle particelle, la viscosità della fase vetrosa e la tensione superficiale. Lo stesso termine viene sostituito talvolta con ‘greificazione’, definizione per una vetrificazione non molto spinta, come può essere quella del gres rispetto alla porcellana. 

ZERO.3 (gres laminato)

esclusiva tecnologia che consente la produzione di lastre in gres porcellanato fino ad un formato massimo di 100x300cm o 120x260 cm, con uno spessore fino a 3,5mm. ZERO.3 è un gres porcellanato sottile di spessore 3.5mm, 5.5mm e 6mm; la sua elevata leggerezza e flessibilità lo rendono più facile da lavorare e adatto alle ristrutturazioni.

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